COS’E’
Il servizio prevede un sostegno alle coppie in via di separazione, separate o divorziate, attraverso un percorso di mediazione con lo scopo di riconoscere il proprio ruolo genitoriale evitando conflitti. I destinatari del servizio di mediazione familiare sono le coppie in crisi, in fase di separazione o divorzio, o a coppie di fatto, che necessitino di un sostegno nella gestione del conflitto, al di fuori del sistema giudiziale, al fine di riorganizzare il “sistema famiglia” in vista o a seguito della separazione coniugale, attraverso la rielaborazione del loro vissuto, con lo scopo di favorire la trasformazione dei partner da coppia ad ex-coniugi separati/divorziati, conservando la loro identità genitoriale, consentendo di raggiungere autonomamente le basi di un accordo condiviso.
A CHI E’ RIVOLTO
I destinatari del servizio sono le coppie in crisi, in fase di separazione o divorzio, o a coppie di fatto, che necessitino di un sostegno nella gestione del conflitto, al di fuori del sistema giudiziale, al fine di riorganizzare il “sistema famiglia” in vista o a seguito della separazione coniugale, attraverso la rielaborazione del loro vissuto, con lo scopo di favorire la trasformazione dei partner da coppia ad ex-coniugi separati/divorziati, conservando la loro identità genitoriale, consentendo di raggiungere autonomamente le basi di un accordo condiviso. L’accesso al servizio può essere spontaneo, o regolamentato (cioè prescritto o suggerito dall’Autorità Giudiziaria), da parte dei Servizi Sociali o altri servizi (medico di famiglia, scuola), ma deve essere sempre l’effetto della adesione volontaria della coppia, che deve essere regolarmente monitorata.
PRESTAZIONI DEL SERVIZIO
Il percorso di mediazione familiare consiste in una serie di incontri tendenzialmente tra 8 e 12 sedute, ed è così strutturato:
PRIMO CONTATTO – fin dal primo contatto telefonico o personale gestito dal personale di sportello, è utile e necessario raccogliere notizie e informazioni sui coniugi, sul nucleo familiare, sull’invio e l’eventuale inviante, sui problemi apparentemente emergenti, distinguendoli da quelli realmente urgenti. Tale analisi è propedeutica anche all’eventuale immediato smistamento dell’utente verso altri servizi connessi in rete per il trattamento di situazioni evidentemente non mediabili (ad esempio casi di violenza intra-familiare fisica, psicologica, assistita, domestica, femminicidio).
PRIMO INCONTRO – a seconda dei casi e delle modalità operative del mediatore è possibile incontrare preliminarmente gli ex coniugi in sedute individuali e successivamente procedere agli incontri congiunti. Tale modus operandi ha il pregio di poter individuare con maggiore precisione il punto di vista di ciascuno degli utenti. Ciascuno racconta la sua storia e dà al mediatore un’immagine di sè e dell’altro. Dal confronto e dall’analisi dei due incontri individuali il mediatore può trovare i punti in comune dai quali partire. Il mediatore, dedicando un incontro specifico a ciascuno, inoltre, crea una piccola relazione personale che permetterà di entrare in empatia e di far sentire l’utente accolto e ascoltato. In altri casi, invece, è possibile procedere direttamente a un primo incontro congiunto, che darà al mediatore un’immediata osservazione delle dinamiche relazionali e comunicative della coppia.
Nel primo incontro inoltre è necessario definire il setting e le regole dello stesso, definire agli utenti il percorso e l’obiettivo, procedere all’analisi della domanda, del tipo di famiglia (nucleare, tradizionale, o in senso più ampio, allargata), della fase del ciclo di vita in cui si trova e nel quale si è manifestato il disagio o l’interruzione del normale susseguirsi del ciclo funzionale della famiglia, attraverso anche l’individuazione di accadimenti improvvisi o imprevedibili (quali malattie, morti, perdita del lavoro) che abbiano potuto mettere in crisi l’equilibrio sistemico.
Si formulano quindi ipotesi sulla condizione della coppia, relativamente alla conflittualità attuale e alle aree critiche e si sollecita la definizione dei problemi e delle possibili soluzioni. Successivamente vengono effettuati gli appuntamenti con scadenza tendenzialmente quindicinale, ciascuno di un’ora, nei quali il mediatore utilizzando varie tecniche favorisce il traghettamento della coppia, da coppia coniugale a coppia genitoriale incrementando la compatibilità tra co-genitorialità e divorzio psichico, tra continuità del legame genitoriale e scioglimento della relazione di coppia.