Ruth Bader Ginsburg

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Ruth Bader Ginsburg, classe ‘33, voce progressista della corte suprema, ha esercitato il proprio potere per battersi al fine di emancipare le condizioni di tutte le donne. La madre Clelia, costretta a rinunciare agli studi perché potesse proseguire suo fratello, ha sempre sostenuto Ruth affinché proseguisse la sua carriera da studente, spingendola a laurearsi alla Cornell University in Scienze Politiche nel 1954 e poi in legge presso la Harvard Law School.
Fu vittima di numerose discriminazioni in quanto studente di legge ed in quanto lavoratrice e madre, subendo provocazioni da parte del preside della Harvard che si rivolse a lei chiedendole “Cosa ci fai qui, a occupare il posto di un uomo?”, essendo una delle sole 9 donne iscritte alla facoltà di legge su 500 studenti.
Ed essendo stata demansionata dal suo primo impiego nella pubblica amministrazione dopo essere rimasta incinta. Ruth negli anni 70 fa vivere il suo impegno come attivista per la parità di genere, è, infatti, tra i fondatori della American Civil Liberty Union rivolta alla difesa dei diritti delle donne, gruppo che porterà avanti centinaia di cause legali contro la discriminazione di genere in America.
Tra il 1973 e il 1976, Bader Ginsburg dibatte sei casi riguardanti i diritti delle donne davanti alla Corte Suprema, dimostrandosi una abilissima e pragmatica stratega: invece di imbarcarsi in una crociata per l’abolizione in toto delle discriminazioni di genere, Bader Ginsburg si concentra di volta in volta su aspetti specifici del problema, smontandoli uno ad uno e costruendo ogni caso sulle conclusioni dei precedenti.
Nel 1993, a sessant’anni, arriva la nomina alla Corte Suprema da parte di Bill Clinton. Dal 2006 unica donna tra i giudici supremi, ha sempre preso parola con fermezza e competenza fino a divenire il volto e la voce dell’ala progressista della Corte Suprema, sottoscrivendo una serie di storiche decisioni del tribunale su uguaglianza di genere, diritto all’aborto, abusi delle autorità e affirmative action.
Nel 1999 ha ricevuto una prima diagnosi di cancro, malattia contro la quale dovrà lottare per i successivi vent’anni, che però non la terrà lontana dal lavoro. Una donna giusta e coraggiosa d’ispirazione per le future generazioni di donne.
DA LEGGERE, VEDERE, ASCOLTARE:
- Documentario: Alla corte di Ruth – RBG
- Libro per ragazzi/e: Ruth Bader Ginsburg: “Io dissento”
- Libro: My Own Words